Aspirazioni, Norme e Detti del Padre Alfonso M. Fusco

  1. Debbo per la gloria di Dio: voglio raccogliere sotto le ali della protezione divina tanti ragazzi e tante fanciulle abbandonate.
  2. Noi siamo gli apostoli del Signore, dobbiamo perciò essere sempre pronti a dare il sangue ela vita per la nostra fede. Di nulla dobbiamo temere
  3. Salviamo le anime dei fratelli e salveremo le nostre anime.
  4. Le opere che si compiono nel nome di Dio devono subire lotte e contrasti per dare buoni frutti. Confidiamo in Dio solo, ripetendo con S. paolo: “Omnia possum in Eo qui me confortat”.
  5. Quando si ama veramente il Signore si affrontano tutte le difficoltà, tutte le lotte, fino al completo olocausto.
  6. Non ameremo mai abbastanza il Signore, perché Egli ci ha amato fimo a dare tutto se stesso per noi.
  7. Se sapremo soffrire come Santi, diventeremo santi noi pure.
  8. Operate il bene e fate che lo sappia solamente Iddio.
  9. Vorrei che anche la mia ombra potesse fare del bene
  10. Sacro Cuore di Gesù, Cuore della Vergine Immacolata, custodite il nostro cuore perché sia tutto vostro.
  11. Gesù mio, siete morto per amor mio; fate che io muoia per amor vostro.
  12. O Gesù mio Salvatore, Maria, Madre del dolore; ogni battito del cuore sia per voi un atto d’amore.
  13. Accetto Signore tutto quello che mi mandi, e se fosse necessaria altra prova, eccomi pronto!
  14. Mamma immacolata, ti prego di assistermi nei momenti in cui la mia mente, affascinata dalle cose terrene a Te non pensa; cara, amabile, dolce Maria!
  15. La Madonna mi incatenato ed io sono suo schiavo.
  16. Figlie mie, imparate a conoscere la Madonna. Essa non solo è il nostro modello e la nostra protettrice, ma è la vera Mamma nostra; ce l’ha dato il suo figlio, Gesù. Ricorrete a Lei in ogni vostro bisogno.
  17. Figlie mie pregate per i popoli che non conoscono Dio e non appartengono alla Chiesa di Gesù Cristo. Ringraziate sempre Dio del grande dono della fede e state salde in essa, pronte a dare anche il vostro sangue, come i martiri.
  18. Il nostro cuore deve essere simile ad una lampada ove arde perennemente la fiamma dell’amore di Dio e del prossimo. Da questa fiamma devono partire perennemente due correnti infocate: una per salire al Cielo, l’altra per scendere al più tapino dei nostri fratelli.
  19. Amiamo il Sommo Pontefici e preghiamo per Lui; Egli è il nostro Padre, il nostro Duce, il dolce Gesù in terra.
  20. Figlie mie, l’essere state chiamate allo stato religioso è una grande grazia del Signore; dovete dunque lavorare per la sua gloria e percorrere il cammino che conduce alla santità.
  21. Grande privilegio, figlie mie, è l’essere spose di Gesù: vivere in intima comunione con Lui e amarlo senza riserva. Voi, come spose fedeli di Gesù, siete oggetto di invidia agli angeli. I Santi del Cielo vi guardano con compiacenza e rispetto.
  22. Figlie care, voi siete dell’Agnello Immacolato: se sarete sempre fedeli alla grazia, in Paradiso starete vicine a Gesù; là sarete tanto belle che se in Cielo potesse entrare la gelosia, fareste invidia ai Serafini.
  23. Figlie mie, che cosa credete di essere venute nell’Istituto, forse a formare una famiglia qualsiasi? No, no, siete venute a formare una famiglia di sante. È questo lo scopo della nostra vita: santificarci.
  24. Vedete il fiore di cardo? A soffiarci sopra i piumini volano via, sono simboli della nostra vita che al pari di essi vola verso l’eternità. Affrettiamoci quindi a fare opere buone, se vogliamo un bel posto in Paradiso, accanto a Gesù e alla Madonna.
  25. Bisogna correre, figlie mie, correre molto; cioè fare sempre e presto molte opere buone per ottenere in premio il Paradiso.
  26. Figliuole, guardate quanto è bello il cielo stellato! Se vivrete nella povertà, nella purezza e nell’obbedienza, risplenderete come stelle lassù in cielo.
  27. Amatevi scambievolmente. Ricordate il precetto di Gesù: “Da questo vi riconosceranno per i miei discepoli, se vi amerete l’un l’altro”.
  28. Dove c’è amore tra fratelli in Cristo ivi c’è Dio.
  29. Gesù è fonte di amore, Gesù è la vita. Se non amiamo Gesù siamo morti già in vita.
  30. Amiamo Dio e siamo sempre pronti a sacrificarci per Lui.
  31. Se non siamo assisti dalla grazia, le nostre forze non bastano ad assicurarci il regno dei Cieli.
  32. Una leggera offesa alla giustizia, se non viene subito corretta e frenata, può essere il primo anello di una lunga catena di iniquità.
  33. Al confessionale unica angustia è l’ascoltare quanto e come Nostro Signore viene offeso dai suoi figli.
  34. Siamo servi inutili, capaci soltanto di disordini e di peccato.
  35. Signore che ho meritato io, verme della terra, da essere così beneficato da Te?
  36. Dobbiamo essere grati a Dio e ringraziarlo ogni giorno per averci fatto nascere da genitori cristiani che ci hanno incamminati sulla via del Paradiso.
  37. Per difendere la nostra purezza dobbiamo fuggire le occasioni. Dice lo Spirito Santo: “Chi si mette nel pericolo perirà”. Anche Salomone. Con tutta la sua sapienza, per non aver saputo fuggire le occasioni cadde. Bisogna tremare, figlie mie, e diffidare di noi stessi, per non cadere nella colpa.
  38. Figlie mie, meditate spesso la Passione di Gesù. Io non mi stanco di ricordare la notte in casa di Caifa: Gesù coperto di sputi! Gesù schiaffeggiato! Gesù rinnegato! Quale meditazione per le anime cristiane e religiose!
  39. Dio nella sua bontà, ci concede tutta una vita a nostro uso. Non daremo dunque a Lui con tutto il cuore il tempo della preghiera per cantare e celebrare le divine lodi?
  40. Guardate quanta poesia nella scena di Betlemme! Presso l’Infante Divino, il bue, l’asinello, i pastori e i Re Magi. Guardate la Madonna, S. Giuseppe, la stella, gli angeli, e ascoltate il canto della Gloria. Quanta gioia questo divino mistero infonde nel cuore di chi sa meditarlo!
  41. Quando si celebra la S. Messa l’altare è circondato da angeli: essi sono tanti che se noi li vedessimo non sapremmo dove posare il piede. E chi serve la Messa è uno di questi angeli.
  42. Figlie mie, mediate col più alto spirito religioso la Passione del Redentore, fonte inesauribile di pensieri santi e di opere pie.
  43. La Via Crucis, questa tremenda sofferenza, questa mortificazione, questo martirio del Redentore, va meditata e fatta con ponderazione e compunzione.
  44. Dobbiamo amare la povertà come l’ha amata Gesù e come l’hanno amata tutti i santi. Anche S. Giovanni Battista visse e morì povero. È noi siamo i suoi seguaci.
  45. Figlie mie, se seguite Gesù nella povertà, nell’obbedienza e nella castità, vi farete sante.
  46. Non ci lagniamo della povertà, perché quando si è poveri si attirano maggiormente le compiacenze di Dio che proprio allora manifesta la sua provvidenza.
  47. Gl’Istituti religiosi che non amano e non osservano la povertà, sono destinati a perire.
  48. Confidate in Dio. Colui che veste i gigli del campo e nutre gli uccelli dell’aria non può abbandonare le sue creature!
  49. Gesù ci tiene scritti nelle sue mani e mai potrà dimenticarci.
  50. La carità che fai ti viene ricompensata al cento per uno.
  51. Quando, con nostro grande dolore non possiamo far nulla per i poveri, preghiamo almeno per essi.
  52. Amate la bella virtù della purezza e siate sempre pronte a dare la vita pur di conservare intatta al vostro Sposo Celeste.
  53. Gesù ama le anime pure. Egli è lo Sposo che si pasce tra i gigli.
  54. Figlie mie, il demonio non tenta chi lavora. Lavorate e ubbidite; lavorate e pregate. Bisogna lavorare come se non si morisse mai, e bisogna vivere come se morisse in questo momento.
  55. Offrite a Gesù tutta la fatica, il sudore, le umiliazioni, i rifiuti che incontrate. Ricordatevi che il Signore terrà conto di tutto e di tutto vi pagherà.
  56. Se incontrate per la strada qualche povero, fategli l’elemosina ricordando le parole di Cristo: “date e vi sarà dato”.
  57. Gesù amava i bambini, amiamoli anche noi educandoli e sarà come portare fiori a Gesù.
  58. Bambine mie, dovete studiare per adornarvi la mente; ma nella mente imprimetevi bene le verità della nostra Santa fede e questo per adornarvi l’anima.
  59. Le fanciulle povere sono le più care al nostro Istituto.
  60. Chi ha la carità dice bene di tutti e non fa male a nessuno.
  61. Non desidero altro se non la gloria di Dio e il bene delle anime.
  62. Prima di parlare ricordiamoci del nove P. e così: Prima Pensa, Poi Parla; Parole Poco Pensate Portano Pena.
  63. Se ci si sveglia la notte e si pensa a chi non ha letto, non si può più dormire.
  64. Figlie mie, se potessi aprire le porte per accogliere tutti quelli che desiderano entrare, quanto sarei felice.
  65. Dalla buona educazione delle fanciulle, dipende il bene delle famiglie e dell’intera società.
  66. Il Rosario è una corona di rose con cui possiamo adornare la fronte alla nostra Regina: Maria.
  67. Maria è la delizia del cuore di Dio: è amata dal Padre, dal Figlio e dallo Spirito Santo.
  68. Onorate la Madonna ogni giorno con la devozione del Santo Rosario.
  69. Vi benedico tutte e a tutte perdono. Salvatevi l’anima, figlie mie, siate umili e caritatevoli; amatevi fra di voi, confidate nella Divina Provvidenza. Dal Cielo non vi dimenticherò e pregherò sempre per voi.