Alfonso Maria Fusco, sacerdote della Diocesi di Nocera dei Pagani, Angri (SA) attento e sensibilissimo alle difficoltà di tante famiglie povere del tempo a livello sociale; matura il proposito d’impegnarsi per migliorare la società attraverso l’istruzione e l’educazione dei bambini e dei giovani. La spinta e la luce alla nascente vocazione apostolica, di Don Alfonso è legata ad un sogno straordinario che egli stesso racconta: “ Ho sognato Gesù Nazareno che mi ha detto: “Alfonso, tu devi fondare un Istituto di Suore che chiamerai del Nazareno e un orfanotrofio maschile e femminile, Il suolo è già pronto, non hai che da costruire”… Alfonso accoglie in cuor suo il bel sogno…. Continua a pensare all’opera di Dio preparandosi con amore ed umiltà alla sua attuazione.
La Provvidenza procura i mezzi perché egli possa concretizzare quanto da tempo porta nel cuore. I primi passi verso il traguardo sono lenti e difficoltosi, ma un bel giorno incontra la giovane Maddalena Caputo, alla quale rivela il suo sogno e viene da lei incoraggiato a realizzarlo. Maddalena ben presto cerca altre tre giovani desiderose di consacrarsi a Dio, le quali sono: Generosa Cuccurullo, Colomba Marra e Maria Neve Gallo. Il 25 settembre, del 1878 le quattro giovani si ritrovano tutte unite di buon mattino in casa Scarcella. Il 26 settembre a pochi giorni dalla festa dell’Addolorata, Don Alfonso soddisfatto e commosso, celebra la prima Messa in una stanza adattata a cappella, dove nello squallore della povertà materiale, pone il quadro della Vergine Addolorata, a Lui tanto cara. Nasce così il primo nucleo della Congregazione. Le giovani ricevono la benedizione del Vescovo, Sua Ecc. Mons. Raffaele Ammirante e diventate poi religiose, prendono il nome “Le Battistine del Nazareno”, nome particolarmente caro a Don Alfonso.
Le giovani si dedicano subito all’accoglienza, all’istruzione e alla formazione dei bambini orfani e poveri di Angri, nella “Piccola casa della Provvidenza”.
La Provvidenza resta la loro inesauribile banca! Grazie alle cure sollecite e amorose delle Suore, numerosi bambini poveri e a rischio possono ricevere l’istruzione e la formazione cristiana negata in quel tempo, in particolare alle bambine, mentre i ragazzi, terminata la scuola, vengono avviati ai lavori artigianali.